L’altalena dei dazi di Trump e il preludio di una nuova epoca (instabile) del commercio internazionale. Quale ruolo per l’Unione europea?

Marco Buccarella

Assegnista di ricerca in diritto dell’Unione europea e diritto internazionale,  Università degli Studi di Napoli Federico II - marco.buccarella@unina.it

Abstract (ita)

Il 2 aprile 2025 il Presidente degli Stati Uniti d’America (USA) ha firmato un ordine esecutivo che ha decretato l’aumento dei dazi doganali nei confronti delle merci provenienti da numerosi Paesi, tra cui l’Unione europea con i suoi Stati membri. Tale provvedimento è stato poi parzialmente modificato da due successivi ordini esecutivi presidenziali, con i quali Trump, da un lato, ha incrementato l’aliquota delle tariffe sulle importazioni cinesi e, dall’altro, ha disposto la sospensione degli aumenti tariffari nei confronti degli Stati partner commerciali. In un quadro di instabilità economica globale indotta dalla politica commerciale dall’Amministrazione Trump 2.0, il presente contributo si propone di valutare la (il)legittimità giuridica, sul piano internazionale, delle più recenti misure protezionistiche statunitensi, esaminandone l’impatto sull’assetto del sistema multilaterale commerciale. Dopo un preliminare inquadramento istituzionale e normativo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), viene quindi proposta un’analisi delle criticità giuridiche legate agli aumenti tariffari disposti da Trump in violazione delle regole del sistema degli scambi internazionali di merci. Il contributo si chiude poi con un approfondimento sulla reazione ai dazi USA dell’Unione europea, articolata in una strategia di azione che coniuga la disponibilità a negoziare con la possibilità di adottare contromisure unilaterali, anche in considerazione della crisi che affligge il meccanismo di risoluzione delle controversie dell’OMC. In un contesto internazionale instabile che lascia presagire un revival delle politiche di nazionalismo economico, si sottolinea infine il potenziale ruolo dell’Unione europea come promotore e garante di un ordine commerciale globale fondato su regole condivise.

Abstract (eng)

On April 2, 2025, the President of the United States of America (U.S.) signed an executive order introducing increased customs duties on goods imported from numerous countries, including the European Union. This measure was subsequently amended by two additional presidential executive orders: on one hand, Trump suspended the tariff increases for trade partner countries; on the other, he raised the tariff rates on Chinese imports. Against the backdrop of global economic instability triggered by the trade policy of the Trump 2.0 Administration, this paper aims to assess the legal (in)validity – in terms of international law – of the latest U.S. protectionist measures, examining their impact on the structure of the multilateral trading system. Following an introductory overview of the institutional and legal framework of the World Trade Organization (WTO), the analysis focuses on the regulatory concerns arising from Trump’s tariff increases, which appear to breach the rules governing international trade in goods. The final section explores the European Union’s response to the U.S. tariffs, which is articulated through a strategic approach that balances a willingness to negotiate with the option to adopt unilateral countermeasures – particularly in light of the ongoing crisis affecting the WTO’s dispute settlement mechanism. Amid growing global instability and the apparent revival of economic nationalism, the paper concludes by emphasizing the European Union’s resilience to act as both a defender and promoter of a multilateral trading system as a rules-based order.

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